Arrivo dell'Ambasciatrice del Regno delle Due Sicilie

Elisabetta aveva intrapreso un lungo viaggio che l'aveva portata sin nella Serenissima, là dove era stata assegnata dal suo Regno. Stanca e spossata per i lunghi giorni a cavallo, si sporse verso la guardia dinanzi al Palazzo Ducale che le chiese di identificarsi e abbassando il cappuccio del mantello diede risposta e consegnò il foglio di credenziali, per conformare la veridicità delle sue parole.

Quote :: Io, Ferenç Petrus Vasa, Conte di Mignano, Ministro degli Esteri delle Due Sicilie, nomino Voi, Lizzibeth Spadalfieri, ambasciatrice del Regno delle Due Sicilie presso la Serenissima Repubblica di Venezia.

Nella speranza che la Vostra parola sia portatrice di Pace e prosperità, per il popolo che rappresentate e per quello presso cui vi recate e che la Vostra persona possa dare inizio ad una proficua collaborazione tra i due stati.

Napoli; XII Marzo 1459

Ferenç Petrus Vasa
Ministro degli Esteri delle Due Sicilie

La guardia le permise il passaggio e la giovane, dopo aver smontato da cavallo, entrò per il grande portone e venne fermata da un paggio al quale disse "Sono Elisabetta Vittoria Spadalfieri, nuova Ambasciatrice del Regno delle Due Sicilie presso la Vostra splendida Repubblica. Vogliate annunciare il mio arrivo alle Vostre Eccellenze".
La donna rimase in attesa di esser ricevuta.

Numero di messaggi : 599 Data d'iscrizione : 2009-09-03

Mentre il paggio accompagnava l'illustre ospite nella sala d'ingresso, ove avrebbe trovato anche del vino e del cibo per rinfrancarsi, Elisabetta fu avvisata dell'arrivo dell'ambasciatrice del Regno.
Senza farsi attendere a lungo discese le ampie scale per accogliere la sua ospite, che portava il suo stesso nome, entrò in sala e si presentò

"Benvenuta a Palazzo Ducale Ambasciatrice, io sono Elisabetta Taddea della Scala, Baronessa di Schio e Serenissimo Gran Ciambellano e Tm, spero che il viaggio oltre che lungo sia stato piacevole, potete riposarvi e appena volete vi mostrerò i vostri uffici", si accomodò e fece servire due boccali di vino e dei dolcetti

La ragazza, vedendo giungere il Gran Ciambellano, si inchinò alla sua presentazione, e rispose "Sono lieta di fare la Vostra conoscenza, Vostra Grazia, e per me è un onore essere qui nella Serenissima, il viaggio è stato lungo, ma per mia fortuna sono abituata alle grandi distanze, dunque si è rivelato piacevole, complice anche il bel tempo di questi giorni. Son pronta a prendere ufficio al più presto. Vi ringrazio nel contempo per le vivande, confesso di esserne davvero deliziata". Assaggiato un dolcetto e degustato un sorso di vino continuò "Spero di fare al meglio il mio lavoro e di fare in modo che la stima reciproca tra i due regni sia sempre prospera e salda"

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