Benvenuti illustri ospiti.....

In qualità di Gran Ciambellano della Serenissima Repubblica di Venezia vi do il Benvenuto a Palazzo Ducale.
Spero che il viaggio sia stato piacevole e di vostro gradimento e che il soggiorno qui nelle Venezie possa essere gioioso e festoso.
Vi invito quindi qui in questa sala ad aprire un topic per presentare le varie delegazioni dei paesi.
Gli ambasciatori preposti vi daranno di certo il benvenuto e vi scorteranno fino alla sala delBanchetto dove potrete rifocillarvi e scabiare quattro chiacchere in compagnia.

Un Saluto

Honorable Chamberlain.

Si tratta di un omaggio a Venezia, ho presente la delegazione del Regno di Aragon.


I nostri sinceri saluti.
Baronesa de Araruna Muntadas Carbonell,
Chamberlain del Regno di Aragon.



Honorable Chambelán.

Es todo un honor está en Venecia, presento la delegación del Reino de Aragón.

Nuestros sinceros saludos.
Baronesa de Araruna Muntadas Carbonell,
Chambelán del Reino de Aragón.

Gironzolando per il Palazzo, dopo aver accolto il Regno delle Due Sicilie, scorse nel gran salone il Gran Ciambellano di Modena.
Avendola già conosciuta in precedenza, seppur molto superficialmente, Julian ritenne giusto salutarla:
Contessa, mi fa piacere rivedervi! Buon pomeriggio... avete fatto buon viaggio? credo che conosciate già un pochetto il palazzo ma se volete possiamo visitarlo accompagnati da Enrico... avrete già avuto modo di conoscerlo... è il mio servitore più fedele... infatti è a lui che assegno i compiti meno stancanti anche se è un po' un tuttofare...

Messer Foscari presente al ricevimento in qualità di consigliere d'ambasciata osservava l'arrivo delle illustri maestà e dei vari dignitari delle maggiori corti europee ed italiche....

Tra questi, c'erano facce più o meno note, ricordava infatti di avere diverse conoscenze tra i diplomatici delle cancellerie, come ad esempio il Conte della Gherardesca, da tempo immemore ormai... e poi...

... una sorpresa lo colse, tra i dignitari del Regno delle Due Sicilie non vedeva una cara amica conosciuta in terra di Lavoro e nemmeno la carissima Contessa Velle che sapeva orbitare attorno alla cancelleria...

...forse qualche nave stava ancora arrivando, al che si portò sul loggiato del palazzo dalla parte dell'isola di San Giorgio, uscendo con due calici di ottimo vino veneto, facendo cenno al Conte della Gherardesca di seguirlo che avrebbero brindato ai vecchi ricordi...

Riccardo era assieme alla delegazione fuori nell'androne che aspettava l'annuncio del Conte di Calci per introdurli nella sala, ma si accorse che Matteo era con un bicchiere di vino in mano e sorseggiava come se nulla fosse.

Allora fece un cenno agli altri e si avviarono verso la sala commentando con castalia, credo che dovremo presentarci da soli matteo è già impegnato con i bicchieri di vino

Il Conte di Castiglione entrò nella sala tenendo per mano Castalia, diede una rapida occhiata alla sala vide volti noti ed altri meno, uno gli fù più caro di altri rivedere, quello della baronessa ira.

Quindi disse alla dama che lo accompagnava, Castalia vieni voglio presentarti una cara amica che non vedo da tempo, e si avvicinò alla Baronessa di peschiera.

In piedi in fronte alla delegazione fiorentina, Matteo stava cercando tra gli invitati i molti amici e conoscenti che sapeva avrebbero partecipato. Fu quando Riccardo lo affiancò, insieme a Castalia, che

- Ira, ma sei proprio tu? - Fece abbracciando l'amica, - e chi lo dice adesso a tuo padre che non sei più la sua piccola! Come stai Baronessa?

Mentre ascoltava Ira, vide messer Foscari che lo invitava poco lontano: gli fece un cenno, l'avrebbe raggiunto non appena festeggiato questo lieto incontro.

Arturo arrivo nella sala del ricevimento. La sala era gremita da diplomatici che chiacchieravano tra loro sorseggiando preggiati vini, il diovane diplomatico venezia prese da un cameriere che passava un bicchiere di Amarone di Valpolicella, la contea del precendente e amato Doge, e si mise a passeggiare tra gli invitati.
Scorse l'illustre Granciambellano Fiorentino il Conte Matteo della Gherardesca che si avvicinava per chiacchierare al al Cavalier Foscari, Arturo si tolse il tocco e fece una lieve riverenza al famoso diplomatico con cui aveva avuto fitti rapporti per corrispondenza per dei trattati. Continuando la sua passeggiata Arturo salutava cortesemente tutti gli invitati; questo ballo sembrava uscito da un libro di favole.
Ad un tratto incontro la Storica e Diplomatica Siciliana Azizah che, dopo aver conversato con la sua Granciambellana, sorseggiava del limpido e frizzante vino di Soave, il feudo del Barone Miglia Lancaster produceva un vino favoloso.
Giunto davanti la dama Arturo si flette in ginocchio

Mea domina, posso cortesemente invitare Lei, splendida creatura di questo Creato, ad un ballo?

detto ciò porse una mano alla dama e attese la risposta per condurla nella Sala da Ballo

Bene contessa, mi fa molto piacere rispose il barone compiaciuto.
Giunsero al giardino e raccontò immediatamente alla contessa una leggenda che lo riguardava, facendoglielo contemporaneamente visitare:
Vedete, si dice che qualche secolo fa, vi abitassero qui due esponenti dell'alta nobiltà di Venezia.
Queste due persone, che erano legate da matrimonio, avevano un rapporto molto molto forte e pieno di intese tuttavia alcune cortigiane, invidiose della felicità della donna, le riferirono una storia falsa ossia che il marito la tradiva con una donzella in quel giardino lì- ed indicò un punto lontano ricoperto da altissime siepi.
Lei, furiosa per tutto ciò, fece costruire delle carceri per il marito, al centro di quel giardino ordinando inoltre di farvi crescere attorno delle enormi siepi formanti un labirinto e quando, furono abbastanza alte, fece liberare il marito che tuttavia non riuscì mai a trovare l'uscita da quel giardino e vi morì.
Bene, adesso che vi ho tediato abbastanza, vi lascio in compagnia di Madame Ira che sembra stia arrivando... la servitù attende direttive ed il Ciambellano è impegnato...vogliate scusarmi...

Ira stava dialogando amabilmente con Matteo e Riccardo...


E si... Son proprio io... Son cresciuta, ma sarò sempre la sua cucciola... Ora sono una donna, ma non sono cambiata, son sempre la pazza Ira, che ama, che vive, che lotta... Quanto mi siete mancati..Spero che Venezia vi piaccia, non è la nostra Firenze, ma è un posto amabile, vivibile, e pieno di opportuinità... rispose continuando a stringere l'amico...

Nel mentre si avvicinò Sofia che abbracciò Ira e la sorprese.... R tutti insieme si dirissero verso la splendida sala da ballo dove avrebbero continuato a parlare di passato, presente e soprattutto del futuro che li attendeva...