Aveva lasciato la carrozza appena fuori dalle mura cittadine e aveva preso una gondola per giungere al palazzo.
L'imbarcazione si era fermata al molo e il gondoliere l'aveva aiutata a scendere.
Era molto che non rivedeva Venezia, eppure non era cambiata.
Lentamente attraversò la piazza, per giungere davanti a Palazzo Ducale, presidiato dalle guardie, che le lasciarono libero ingresso.
Ad un paggio preposto per l'accoglienza, si presentò:
Sono la Contessa Eriti Velia Malipiero Giustiniani Longo di Soliera.
Vengo a voi in veste di Gran Ciambellano per la Repubblica di Siena.
Potete avvisare del mio arrivo?
Il paggio si inchinò, e si diresse nelle sale interne del Palazzo, mentre Eriti rimase in attesa, osservando con un moto di nostalgia quel palazzo.