Arrivo del Gran Ciambellano di Modena

La carrozza mal si destreggiava tra i vicoli della Serenissima. così appena giunta in laguna, Dorotea dovette salire su una gondola, elegante e stabile, a dispetto della diffidenza della sua passeggera. Godendosi il panorama della magnifica città, finalmente intravide il palazzo in cui i diplomatici l'attendevano. Scese dal tremolante mezzo di trasporto, attraversò il piccolo molo e si portò all'ingresso del palazzo:

- Sono Dorotea III di Montefeltro, Gran Ciambellano di Modena. A pochi giorni dalla mia nomina vengo presso di voi a presentarmi ufficialmente, con la speranza di perpetuare l'amicizia che lega i nostri popoli. Vi prego di annunciarmi a chi di dovere..

Con un leggero inchino salutò e attese..

Ira era nelle sue stanze quando qualcuno bussò alla sua porta

Avanti disse con voce calma e pacata

Una guardia fece il suo ingresso e si rivolse alla baronessa

My lady, è appena giunta a palazzo il nuovo gran Ciambellano di Modena.

Vi ringrazio. Fatela accomodare! Io giungerò subito per accoglierla

Ira lasciò le carte sulla scrivania, si alzò e raggiunse la sala dove si trovava madonna Dorotea e le si avvicinò

Buona sera mylady... Sono Princesa Ira degli Ubertini, dama di Rocca Sillana e Baronessa di Peschiera, ambasciatrice per la Serenissima presso Modena...
Sono lieta di darle il ben venuto nelle nostre terre... Mi son premurata di far avvisare il Gran Ciambellano del vostro arrivo...
In attesa che giunga, posso fare qualcosa per voi?

Bepi entrò in tutta forza nell'Ufficio del Ciambellano dicendo

"Ecelensa, ho incontrà la Baronesa de Peschiera par le scale, che bela fioleta, l'ha ma dito de avisarve che è rivà el Ciambelan de Modena...non me ricordo come el se ciama.... "

Il Ciambellano sorrise divertito.

"Bepi, lascia perdere, il nuovo Gran Ciambellano di Modena è una Lady, Dorotea III di Montefeltro... passami piuttosto la giacca e andiamo personalmente a riceverLa da buoni amici e da sempre ottimi alleati"

Detto ciò Nicuz si sistemò a dovere e a fianco del fidato valletto,si diresse alla porta principale dove vide le due Dame colloquiare amichevolmente tra loro. Si profuse in uno splendido inchino e disse:

"Signore, eccomi a Voi"
Si rivolse alla Dama che non conosceva:
Voi , dovete essere, Lady Dorotea III di Montefeltro neo Gran Ciambellano del Ducato di Modena; permettetemi di presentarmi: sono Ludovico I della Scala detto Nicuz, Barone di Sona e Gran Ciambellano della Serenissima Repubblica di Venezia. è un piacere e un onore potervi accogliere a Venezia in quel di Palazzo Ducale.
I Rapporti tra i nostri Due Paesi sono sempre stati ottimi e il mio ottimo rapporto personale con i vostri predecessori, Lady Eriti e Messer Maniero ha sicuramente aiutato.
Confido che anche con Voi si possa instaurare un'amicizia frutto di collaborazione e di dialogo costante.

Si rivolse alla Baronessa e disse:

Grazie Ambasciatrice per aver intrattenuto il Gran Ciambellano di Modena per mio conto. che dite se insieme ci recassimo a mostrare a Lady Dorotea il suo Ufficio, per poter gustare insieme un buon bicchiere di vino veronese?

Nicuz si girò verso Bepi, e gli sussurrò all'orecchio:
"vola in cantina a prendere una buona bottiglia di Recioto"

Detto cìò fece strada alle due dame lungo gli affrescati corridoi di Palazzo

Dorotea fu molto grata, e tuttavia per niente stupita, della splendida accoglienza avuta a Venezia. La Baronessa, bellissima e cordiale, l'aveva intrattenuta fino all'arrivo del Gran Ciambellano, un uomo elegante e galante, che aveva subito disposto tutto quanto in suo potere per metterla a suo agio. Si inchinò rispondendo:

- Vi sono grata, Signori, per l'ospitale trattamento che mi riservate. Per me è un onore soggiornare in questa splendida città e in particolare nel vostro magnifico Palazzo.. Sono certa che l'amicizia che lega i nostri paesi continuerà a perpetuarsi anche attraverso il nostro lavoro, che auspico sia produttivo e benefico.

Quindi si accinse a seguire i suoi ospiti, accogliendo l'invito di gustare un buon calice in compagnia..