Arrivo del Cancelliere dell'Ordine della Stola d'Oro

Francesca Sofia, seppur in condizioni di salute non propriamente ottime, si trovava a Palazzo Ducale per seguire le varie ambasciate. Mentre posava in un cassetto della scrivania alcuni incartamenti provenienti dalle lontane terre di Moravia Giovanni, il valletto che la seguiva sin da quando era solo un bambino, bussò.

"Siora, x'è arivao il Ciambellano del ordine de a Stola. Ve attende de soto." disse il ragazzo inchinandosi e sparendo nuovamente dietro la porta al cenno di assenso del Ciambellano Anziano.

La ragazza sospirò, i giorni autunnali passati in quel di Venezia di solito la facevano sentire bene ma in quei giorni le sembrava quasi una prigionia, non voleva essere lì, non voleva più sentir parlare della ragion di stato, eppure... S'alzò dalla scrivania sostenendosi alla stessa, respirò una, due, tre volte, alzò lo sguardo osservando la porta e iniziò un lento cammino che la portò fino a Porta della Carta. Una volta arrivata vide la giovane Consigliera di Legazione e colui che doveva essere il Gran Ciambellano dell' ordine della Stola, sospirò un ultima volta dopo essersi assicurata di non esser stata notata e fece apparire sul suo viso un sorriso all' apparenza naturale ma che mai fù più finto.

"Benvenuto a Palazzo Ducale Ciambellano, il mio nome è Francesca Sofia Nabila Carroz di Savorgnan, Gran Ciambellano Anziano e Console Iberico. Ditemi, avete fatto buon viaggio?"

disse rivolgendosi al Messere per poi voltarsi verso la giovane e aggiungere.

"Consigliera, Voi siete qui in qualità di...? Mi spiego meglio, siete qui solo per accompagnare il Messere o avete un ruolo diplomatico nell' ordine?"

Axel assistette all'involontaria scenetta comica che si sviluppo' davanti ai suoi occhi, fu divertito ma non lo diede a vedere.
Tossi' leggermente per richiamare l'attenzione su di se e prese la parola

"Stimato Ciambellano Nabila, mi presento, il mio nome e' Ascanio Selesio Axel Salvemini e sono il Cancelliere dell'Ordine. Sono giunto qui accompagnato dal nostro Ciambellano Veronique per discutere del riconoscimento ufficiale del nostro rispettabile Ordine, presso la Serenissima Repubblica.
Pensiamo che i tempi siano maturi per effettuare questo passo e il servizio continuo che il nostro esercito sta svolgendo sul suolo Veneziano ormai da mesi ne sia la prova."

Detto questo attese la risposta del Serenissimo Ciambellano.

Francesca Sofia trattenne il fiato per qualche istante, solitamente era sempre precisa, informata, ma in quell' occasione aveva sbagliato e pure grossolanamente. Non si soffermò oltre però sui suoi pensieri e riprese a parlare.

"Perdonate l'errore, quindi oggi ho il piacere di averVi qui come controparte, ottimo direi."

quindi una breve pausa, era così visibile la sua stanchezza? eppure cercava di mascherare il più possibile il suo malessere. Cacciò quei pensieri per non mostrarsi scortese e eggiunse.

"Dunque, ho dato ordine di preparare una sala apposita dove potremo parlare della questione serenamente, dovrebbe arrivare a momenti un valletto per darci le chiavi. Ovviamente sarò io la controparte Veneziana in quando Ambasciatrice per gli Ordini Cavallereschi"

Poi abbassando la voce e rivolgendosi al Ciambellano dell' Ordine.

"Chiedo venia, non volevo apparir stanca... sapete però... la ragion di stato a volte..."

la frase, però, le morì in gola seguita da qualche colpo di tosse contenuti dalla mano destra.