Hamea l'aveva raggiunta quasi subito e insieme avevano chiacchierato come nel salotto di Palazzo Carafa, stando ben attente a non farsi udire dai valletti, che ogni tanto passavano nella stanza accanto.
Sentendo altri passi provenire dal corridoio, Nadezda si ricompose e iniziò a parlare dei suoi impegni di lavoro, strizzando l'occhio alla nipote.
Un cavaliere dai capelli corvini si presentò come il Gran Ciambellano Serenissimo, rivolgendole parole gentili, Nadezda gli sorrise chinando leggermente il capo e, al Suo invito di raggiungere le stanze a lei assegnate, si alzò per seguirLo.
"Eccellenza, finirete per confondermi con le Vostre parole, già sono frastornata dalla visione di questa splendida città, Vi seguiremo con piacere!" - disse, facendo cenno ad Hamea di accompagnarla.