Candidature per entrare nel Corpo diplomatico veneziano

Chiedo cortesemente ai diplomatici veneziani che hanno problemi di accesso di segnalarmi la loro situazione.
Grazie.

Renzo aveva appena prestato giuramento quando entro nel palazzo, si guardava attorno incuriosito dalla maestosità di tutto ciò che lo circondava, poi si incamminò nel Palazzo cercando di trovare la stanza giusta...

Benvenuti ai nuovi Consiglieri di Legazione,

vi ricordo il giuramento in taverna e vi consiglio di leggere il Vademecum.

In seguito presentatevi nei vostri uffici e i vostri superiori vi daranno disposizioni

Per Taurus era la prima volta che metteva piede in quel maestoso palazzo che era il palazzo Ducale.
Aveva appena prestato giuramento ed era quasi intimidito dall'importanza del luogo che camminava piano e pensava a dove poteva essere la sua stanza
Era felice di quello che stava per essere il suo lavoro e lo avrebbe fatto con massimo impegno

Bianca era emozionatissima, aveva appena prestato giuramento alla serenissima e ora timorosa, in punta di piedi si avvio' al palazzo ducale per informarsi sul da farsi e per insediarsi nel suo ufficio. Era la prima volta che ricopriva un ruolo tanto importante, ma in cuor suo promise di mettercela tutta.....

Ettore varcò la soglia del palazzo ducale.
Subitò si aprì una larga veduta, gente da ogni dove parlavano le più disparate lingue ed indaffaratissimi Ambasciatori camminavano speditamente per i corridoi del palazzo.
Ettore prese e si diresse verso il proprio ufficio, bussò e chiese il permesso di entrare, poi, entrò, si presentò ed iniziò il suo lavoro.

Simone era arrivato a Palazzo Ducale per la prima volta, guardava quasi stupito e un po intimidito la maestosità dell'edificio. Un via vai di persone animava il palazzo e Simone si sentiva leggermente spaesato e intimorito, così incominciò a girovagare per i corridoi cercando qualcuno a cui potersi rivolgere.

Elisabetta sorrise nel vedere i piccoli della cancelleria fare il loro ingresso, si ricordò di quando anche lei entrò nel maestoso edificio la prima volta, ed ora stava a lei accoglierli, quanto tempo era passato e quanto era cresciuta senza nemmeno rendersene conto, augurava ad ognuno di loro di poter avere una carriera displomatica in continua ascesa come la sua.

Così decise di accompagnarli nei propri uffici ove avrebbero conosciuto i rispettivi ambasciatori.


gdr off : cercate l'ufficio della provincia assegnatavi e presentatevi^^ per dubbi o problemi inviatemi un pm, buon lavoro

Michele giunse a Palazzo Ducale in ritardo rispetto agli altri Consiglieri di legazione nominati dal Gran Ciambellano. Decise di non perdere ulteriormente tempo e iniziò a cercare la sala cui era stato destinato; incontrò un ambasciatore e chiese informazioni: "Mi scusi, sono stato recentemente nominato Consigliere di legazione per Serbia e Bulgaria ma non sono molto pratico delle vostre sale. Dove devo dirigermi?"
L'uomo disse a Michele di aspettare sulla Porta della Carta l'arrivo del Gran Ciambellano, che lo avrebbe accolto e accompagnato nel suo luogo di lavoro.

Elvira arrivò alle porte dal Palazzo Ducale. Un ragazzo imbacuccato in un damasco finemente elaborato si avvicinò a lei e con un ampio sorriso si disporsi ad insegnargli la strada fino al suo ufficio.

- La Señora Elvira di Thor Bruciato e Kyria, certo? I suoi compagni sono arrivati già, fate il favore di accompagnarmi.

Senza aspettare risposta il gagliardo ragazzo prese soavemente la sua mano sulla sua palma, attraversarono la sala e si cominciarono a salire le scale coltivate in marmo. Elvira si distrarsi con le pitture ed arazzi che coprivano le pareti, dilettandosi nella squisita arte che la circondava prima di arrivare al suo posto di lavoro.

Giordana era giunta in queste sale maestose e le ammirava felice.
Pensava tra sè e sè:
*Speriamo di essere all'altezza dei compiti che mi assegneranno, io sono desiderosa di rendermi utile...*
Vide molte persone affaccendarsi, recarsi presso i propri uffici o uscendone con pergamene sottobraccio.
La ragazza si sentiva smarrita.
*Chissà dove sarà il mio ufficio!!"
Tornò all'ingresso del salone e cercò qualcuno che potesse indicarglielo.

Emanuele stava passeggiando tra le sale quando sentì il Conte Ludovico esclamare

"Carissimi, è un piacere ricevervi qui, sono certo che farete un ottimo lavoro. Vi chiedo di pazientare ancora qualche tempo in modo da scelgiere la giusta collocazione e il giusto paese da affidarvi, mi consulterò anche con i Consoli.

Emanuele si avvicinò al Conte che subito ribattè

"Ne frattempo accomodatevi nel salottino e attendete una mia comunicazione privata.
Un caro saluto

Emanuele si diresse nel salottino e si accomodò su una poltrona di pelle rossa aspettando il Gran Ciambellano.

Giordana ascoltò le parole del Conte e si diresse con gli altri due nel salottino indicato.
Sedette in una morbida poltrona in pelle e cominciò a fantasticare...

Emanuele era seduto comodo sulla poltrone di pelle rossa quando vide il Console, Messer Carcarodon.
Egli senza indugiare esclamò.

"Ben venuti signori ! mi hanno comunicato che siete a mia disposizione quindi mettiamoci subito al lavoro, al momento ho deciso di non assegnarvi ad uno specifico regno ma lavoreremo assieme su tutti i Balcani, bisogna che riorganizziamo il settore balcanico, mi serviranno anche dei nuovi ambasciatori ma al momento vediamo come lavorate..."

Dopo un timido sorriso riattaccò dicendo

"Vi ho lasciato un messaggio presso le vostre caselle di posta, attendo delle risposte ai quesiti, al momento partiamo da piccoli lavori."

Emanuele rispose.

"Certamente Console mi metterò subito al lavoro."

Finito di parlare seguì il Console negli uffici dello scacchiere Balcanico.

Francesca era arrivata al Palazzo Ducale per la prima volta, era estasiata alla visione di quell' imponente struttura. Molte persone animavano l'interno del Palazzo. Francesca ancora si chiedeva se fosse vero quello che le stava accadendo, si sentiva leggermente spaesata ma, dopo un primo momento di incertezza, incominciò a girare per i corridoi e per le sale in cerca di qualcuno che le potesse dire dove doveva dirigersi.

Jason aveva varcato per la prima volta quella soglia. Camminava per l'atro di ingresso e per i corridoi ammirando gli arazzi e le armature che componevano il delicato sfarzo del Palazzo Ducale. Aveva ricevuto l'invito di arrivare lì, ma sembrava che nessuno l'avesse aspettato.