Il viaggio di Elisabetta Maria era durato molte ore, ma finalmente si intravedeva il palazzo ducale di Venezia.
Poco dopo il cocchiere fermò la carrozza, la giovane dama spostò la tendina per vedere se erano giunti a destinazione, in quel momento un paggio aprì lo sportello e porse la sua mano alla dama per aiutarla a scendere.
Sorridendo meravigliata dalla bellezza del luogo e dalla gentilezza dimostrata, Elisabetta Maria proseguì verso l'ingresso, dove una guardia le chiese chi fosse.
Il mio nome è Elisabetta Maria D'Oria Borbone, figlia del Marchese dell'Amiata e della Marchesa di Serravalle, cancelliera del Regno delle Due Sicilie, ciambellana d'Abruzzo e prossima Ciambellana Reale, vi prego di informare le Eccellenze Veneziane del mio arrivo.
Se possibile vorrei accedere al più presto negli uffici riservati ai diplomatici siciliani, il viaggio è stato lungo e stancante e avrei bisogno di riposarmi e ristorarmi prima di incontrare sua Altezza il Serenissimo Doge e la sua corte.