Arrivo di Arturo della Carmagnola, Barone di Riva del Garda, Ambasciatore della Repubblica di Siena

Arturo era arrivato a Palazzo Ducale.

Già tempo fa era stato in quei luoghi, ma con una veste diversa;

ora era l'Ambasciatore Senese destinato alla Repubblica Serenissima ed era appena giunto per riallacciare i rapporti diplomatici con l'importante Repubblica sul mare.

Arrivato alla Porta della Carta si presento alle guardie.

Messeri, Arturo della Carmagnola, Barone di Riva del Garda, Ambasciatore Senese in queste terre; chiedo di poter accedere a palazzo e di interloquire con il diplomatico veneziano che credo mi stia attendendo

Detto questo attese l'assenso.

Arturo venne accolto dal suo vecchio amico, il Conte Ludovico. Era sempre sorridente lo Scaligero, lo stesso non valeva per il Carmagnola, troppi pensieri lo affliggevano in quel tempo sulla sorte della sua vera patria, Siena.

Ah Ludovico, amico carissimo, che piacere vederti! Ma quanto siamo noiosi però! Sempre qua a Palazzo Ducale e far diplomazia! Dedicati ad Altro, dovrò parlare con tua moglie, che ti prego di salutarmi appena vedrai.

Amico mio, sono ritornato a Siena. Avevo lasciato un pezzo di cuore laggiù, e al cuor non si comanda vecchio mio.

Mi fa piacere vederti gaio e sorridente, era il ricordo che mi era rimasto di te; ma spero tu capirai se altrettanto solare non sarò io.

Siena è un grave difficoltà, hanno assegnato a me i rapporti con queste terre sapendo quando io abbia possibilità di allacciare rapporti saldi e fruttuosi. Siena da sempre vede nella Serenissima un faro, una terra di libertà e democrazia, e nel suo popolo, un popolo amico e fiero; un vero esempio da emulare, sotto diversi punti di vista.

Ma le forze vengono a meno, la compagnia eretica della Mano Nera è avvinghiata come un tumore nei nostri territori, e porta il fiero popolo senese ad una morte lenta, dolorosa, come una mano che ti soffoca inesorabilmente.

Siena è ad un passo dalla fine, ma il suo popolo vero non si arrende, muore Siena, amico mio, muore una parte del mio cuore, e un cuore malato porta alla morte del suo possessore.

Dette queste parole il barone estrasse una pergamena dalla bisaccia

Tieni Ludovico, le mie credenziali



ti prego ora di accompagnarmi nelle stanze che hai per noi preposto; il viaggio è stato faticoso, e di molte cose ti devo parlare... urgentemente...